Polonia e Israele sono ai ferri corti per una legge sui risarcimenti alle vittime dell’olocausto approvata il 24 giugno dalla camera bassa del parlamento polacco. Secondo le autorità israeliane, il nuovo provvedimento renderà più difficile per i sopravvissuti e per i loro discendenti recuperare i beni e le proprietà sequestrati durante l’occupazione nazista e mai restituiti negli anni del regime comunista. Il ministro degli esteri israeliano Yair Lapid ha definito la legge “immorale” e ha convocato l’ambasciatore polacco per esprimere il suo “profondo disappunto”, scrive la Reuters. Il premier polacco Mateusz Morawiecki ha risposto che “Varsavia non pagherà per i crimini dei tedeschi. Né dollari né euro né złoty”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1416 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati