◆ Con le sue formazioni rocciose, grotte di montagna e spiagge, il parco nazionale di Hingol è una delle meraviglie naturali del Pakistan, ma ha anche un grande valore culturale. Quest’immagine, scattata dal satellite Landsat 8 della Nasa, mostra la parte sud del parco, che si estende per circa 6.200 chilometri quadrati nei distretti di Lasbela, Awaran e Gwadar, nella provincia del Belucistan.

Il parco, che prende il nome dal fiume Hingol, il più lungo del Belucistan, ospita ecosistemi distinti. Nella parte nord c’è un’arida foresta subtropicale, a est ci sono dei vulcani di fango che emettono metano e a ovest prevale il terreno montuoso. A sud, lungo la costa, ci sono grotte di montagna, spiagge e un lago effimero, visibile nella parte bassa dell’immagine. Il parco è noto anche per le sue statue rupestri. Una di queste, simile a una donna che guarda verso l’orizzonte, è chiamata Principessa della speranza. Un’altra formazione naturale, la Sfinge del Belucistan, ricorda la Grande Sfinge di Giza. Nel parco vivono specie rare, tra cui lo stambecco del Sindh, la gazzella indiana e l’urial, mentre l’estuario del fiume ospita specie minacciate di pesci, uccelli e coccodrilli. Nella zona c’è anche una riserva marina per delfini, tartarughe e mangrovie.

In una grotta di montagna lungo le rive del fiume c’è un famoso tempio indù, l’Hinglaj Mata.–Kasha Patel (Nasa)

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Questo articolo è uscito sul numero 1416 di Internazionale, a pagina 107. Compra questo numero | Abbonati