Il viaggio del papa in Iraq compare sulle prime pagine di molti giornali iracheni, come Al Mada. È la prima visita di un pontefice nel paese. Il quotidiano di Baghdad sottolinea l’importanza del viaggio per la minoranza cristiana, che prima dell’invasione statunitense del 2003 era composta da 1,5 milioni di persone e oggi, dopo l’esodo causato dalle persecuzioni delle milizie sciite e del gruppo jihadista Stato islamico, ne conta solo 250mila. Jorge Mario Bergoglio sarà in Iraq tra il 5 e l’8 marzo, e il quotidiano panarabo Al Araby al Jadid spiega quali sono le aspettative: il papa deve “fornire un sostegno spirituale estremamente necessario ai tormentati cristiani iracheni, aumentando allo stesso tempo gli sforzi del Vaticano per costruire un ponte con il mondo musulmano”. Bergoglio visiterà Erbil, nel Kurdistan iracheno, e poi andrà alla spianata delle chiese a Mosul, un luogo simbolico dove si trovavano quattro antiche chiese (siro cattolica, siro ortodossa, armena ortodossa e caldea), danneggiate o distrutte durante l’occupazione jihadista della città tra il 2014 e il 2017. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1399 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati