Il 12 febbraio il governo di Berlino ha presentato un progetto di legge per frenare lo sfruttamento dei lavoratori, soprattutto se minorenni, nelle aziende straniere che producono per conto dei marchi tedeschi. Come spiega Die Zeit, “sarà obbligatorio controllare che i fornitori stranieri rispettino standard minimi sociali ed ecologici”. Se approvata, la legge dovrebbe entrare in vigore il 1 gennaio 2023 per le aziende con almeno tremila dipendenti, per essere estesa l’anno successivo a quelle che hanno almeno mille dipendenti. Chi viola la legge rischia una multa e l’esclusione dagli appalti pubblici per tre anni.
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Questo articolo è uscito sul numero 1397 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati