Il cantautore della West coast Matthew Ward è presente sulla scena in vari modi: è solista, chitarrista di Norah Jones, collaboratore degli Arcade Fire e metà del duo She & Him. Registra solo in analogico, è ossessivo e irrequieto. Questo strano omaggio a Billie Holiday è il suo undicesimo album solista. Tutti i pezzi, tranne uno, sono presi dal famoso album di Billie Holiday del 1958 intitolato Lady in satin, una serie di standard interpretati dalla grande cantante con un’orchestra di quaranta elementi. Ward affronta queste canzoni dalla parte opposta: canta delicatamente cercando complicati accordi con la chitarra acustica, spesso con un malinconico andamento blues. M Ward non è certo un torch singer ma con il suo canto spettrale riesce a catturare il dolore che traspariva nella voce di Billie Holiday alla fine della carriera. Tutti i ricavati delle vendite dell’album vengono devoluti all’associazione Covid relief, il che spiega bene il titolo: “Pensa alla primavera”. Non è quello che stiamo cercando di fare tutti?
Neil Spencer,
The Observer
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Questo articolo è uscito sul numero 1391 di Internazionale, a pagina 74. Compra questo numero | Abbonati