L’Unione europea non ha mai avuto tanti studenti e laureati. Eppure, in questo periodo di crisi, la maggior parte dei governi sta tagliando i finanziamenti alle università pubbliche. E sono gli studenti a pagarne il prezzo, con l’aumento delle tasse universitarie o con una minore qualità dell’insegnamento. Solo cinque paesi dell’Unione dedicano alla ricerca e all’istruzione universitaria la quantità di denaro raccomandata da Bruxelles, cioè il 3 per cento del pil.

Il notiziario video Europa Settegiorni, che racconta la vita delle società del continente, spiega che di fronte a questa situazione le università hanno poco margine di manovra. In Spagna alcune cercano di attirare investitori privati, con il rischio di perdere indipendenza e libertà di ricerca. Altrove, come nei Paesi Bassi, le priorità politiche dei governi sovranisti spingono a riformare un sistema che invece richiamava molti studenti stranieri.

Questo notiziario settimanale è prodotto dalla piattaforma europea Arte ed è disponibile in dieci lingue grazie a un progetto di collaborazione tra vari giornali europei: Balkan Insight (Birn), El País (Spagna), Gazeta Wyborcza (Polonia), Internazionale (Italia), Ir (Lettonia), Kathimerini (Grecia), Le Soir (Belgio), Sinopsis (Birn Romania). Il progetto, coordinato da Arte, è finanziato dall’Unione europea in seguito all’invito della Direzione generale delle reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie (Cnet) di creare piattaforme multimediali europee.

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