Prezzi troppo alti, ritardi, reti carenti: anche se il treno è il mezzo di trasporto meno inquinante e la scelta migliore per proteggere il clima, gli europei ancora non lo usano abbastanza per spostarsi da un paese all’altro. Ma, secondo i sondaggi, sarebbero disposti a farlo se le condizioni fossero diverse. Oggi è ancora difficile immaginare una rete europea che colleghi le principali linee ad alta velocità, a causa di una serie di differenze e difficoltà tecniche.
Il notiziario video Europa Settegiorni, che racconta la vita delle società del continente, spiega la situazione delle reti ferroviarie europee. Si chiede se i paesi dell’Unione debbano prendere esempio dalla Svizzera, che molti considerano un modello per l’efficienza del servizio, e ricostruisce quali sono stati gli effetti della privatizzazione in Spagna e nel Regno Unito. Il governo britannico ha di recente cominciato a rinazionalizzare le ferrovie che erano state privatizzate negli anni ottanta, a dimostrazione di quanto siano importanti gli investimenti pubblici nel settore.
Questo notiziario settimanale è prodotto dalla piattaforma europea Arte ed è disponibile in dieci lingue grazie a un progetto di collaborazione tra vari giornali europei: Balkan Insight (Birn), El País (Spagna), Gazeta Wyborcza (Polonia), Internazionale (Italia), Ir (Lettonia), Kathimerini (Grecia), Le Soir (Belgio), Sinopsis (Birn Romania). Il progetto, coordinato da Arte, è finanziato dall’Unione europea in seguito all’invito della Direzione generale delle reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie (Cnet) di creare piattaforme multimediali europee.
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