L’uomo d’affari Nasry Asfura, il candidato di destra sostenuto da Donald Trump, e il centrista Salvador Nasralla, un presentatore televisivo, sono testa a testa nelle elezioni presidenziali del 30 novembre in Honduras.

Di fronte a questa corsa particolarmente serrata, Trump ha accusato le autorità honduregne di voler falsificare i risultati, senza fornire alcuna prova.

La sinistra, guidata dalla presidente Xiomara Castro, che però non poteva ricandidarsi, è la grande sconfitta del voto in Honduras, uno dei paesi più poveri dell’America Latina, minato dalle violenze delle bande criminali, dal traffico di droga e dalla corruzione.

Castro era arrivata al potere nel 2021, più di dieci anni dopo un colpo di stato contro suo marito, Manuel Zelaya, che aveva rafforzato i legami del paese con il Venezuela e con Cuba.

Asfura, 67 anni, ex sindaco di Tegucigalpa, è in vantaggio su Nasralla, 72 anni, di appena 515 voti dopo lo spoglio digitale del 57 per cento delle schede, ha affermato il 1 dicembre sul social network X Ana Paola Hall, presidente del Consiglio nazionale elettorale (Cne).

Tenendo conto del margine d’errore, questo leggero scarto costituisce un “pareggio tecnico”, ha dichiarato, chiedendo “pazienza” agli elettori, senza precisare quando terminerà lo spoglio manuale. Potrebbero volerci giorni.

“Saranno i numeri a parlare”, ha commentato Asfura, del Partito nazionale (Pn).

Nasralla, del Partito liberale (Pl), ha invece affermato di avere un vantaggio di cinque punti percentuali, in base alle proiezioni del suo team elettorale.

“Sembra che l’Honduras stia cercando di truccare il risultato delle elezioni presidenziali. Se lo faranno, la pagheranno cara!”, ha dichiarato Trump sul suo social network Truth Social, accusando il Cne di aver “bruscamente interrotto il conteggio dei voti”.

Sia Nasralla sia Asfura avevano affermato durante la campagna elettorale che una conferma della sinistra al potere avrebbe portato il paese a diventare un nuovo Venezuela, in profonda crisi.

La candidata della sinistra, l’avvocata Rixi Moncada, 60 anni, ha però ottenuto un risultato molto deludente.

La fase finale della campagna elettorale era stata caratterizzata dalle ingerenze di Trump, che ha adottato una posizione interventista in tutta la regione, non esitando a subordinare gli aiuti statunitensi alla vittoria dei candidati a lui vicini.

Per quanto riguarda l’Honduras, il presidente statunitense aveva affermato che “se Asfura non vincerà le elezioni, gli Stati Uniti non sprecheranno i loro soldi”.

Aveva più volte criticato Moncada, definendola “comunista”, e aveva detto di non fidarsi di Nasralla.

“Tito (Asfura, ndr) e io lavoreremo insieme per combattere i narcocomunisti e fornire al popolo dell’Honduras l’aiuto di cui ha bisogno”, aveva dichiarato.

Trump ha anche fatto sapere che concederà la grazia all’ex presidente honduregno Juan Orlando Hernández (2014-2022), del Pn, la formazione di Asfura, che sta scontando una condanna a 45 anni di prigione negli Stati Uniti per il suo coinvolgimento nell’arrivo di centinaia di tonnellate di cocaina negli Stati Uniti.