Il 30 ottobre il presidente statunitense Donald Trump e quello cinese Xi Jinping hanno concordato di attenuare il conflitto commerciale tra i due paesi, che ha scosso l’economia mondiale, durante un incontro in Corea del Sud, definito dal primo un “grande successo”.
Al termine dell’incontro, che si è svolto nella città portuale di Busan, Trump ha annunciato un accordo sulle terre rare, sulla soia e sui dazi doganali legati al fentanyl.
Xi ha confermato che durante l’incontro “è stata raggiunta un’intesa per risolvere varie questioni” e ha invitato a “finalizzarla il più presto possibile”, secondo i mezzi d’informazione statali cinesi.
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Trump ha aggiunto che ad aprile effettuerà una visita ufficiale in Cina.
Il presidente statunitense ha annunciato un accordo di un anno, rinnovabile, sulle forniture di terre rare, di cui la Cina ha un quasi monopolio.
All’inizio di ottobre Trump aveva minacciato d’imporre dazi doganali aggiuntivi del 100 per cento alla Cina in risposta a delle restrizioni sulle esportazioni di questi minerali strategici.
In cambio Washington ha accettato di ridurre dal 20 al 10 per cento i dazi che aveva imposto alla Cina come ritorsione per il traffico di fentanyl, un oppioide sintetico di cui alcuni componenti sono prodotti in Cina e che causa migliaia di morti negli Stati Uniti.
Trump ha inoltre assicurato che la Cina acquisterà negli Stati Uniti “grandi quantità” di soia e altri prodotti agricoli.
Il presidente statunitense ha affermato che durante l’incontro “non è stata menzionata la questione di Taiwan”, di cui Pechino rivendica la sovranità.
Per quanto riguarda invece la guerra in Ucraina, “ne abbiamo parlato a lungo e lavoreremo insieme per cercare di ottenere qualcosa”, ha dichiarato.
Al termine dell’incontro, durato un’ora e quaranta minuti, Trump ha lasciato la Corea del Sud per tornare a Washington.
L’ultimo vertice tra i due leader risaliva al 2019, durante il primo mandato di Trump.
Ripresa dei test nucleari
Poco prima dell’incontro del 30 ottobre, Trump aveva annunciato la ripresa dei test nucleari negli Stati Uniti, dopo più di trent’anni. La decisione è stata presa dopo che il presidente russo Vladimir Putin aveva sfidato Washington effettuando un test di un drone sottomarino con capacità nucleari.
Infine, il presidente statunitense ha dichiarato di essere stato “troppo impegnato” per poter incontrare il leader nordcoreano Kim Jong-un, ma ha ipotizzato un incontro nel prossimo futuro.
 
			 
            
                     
                     
                     
                     
	                 
	                 
	                 
            