L’8 ottobre alcune imbarcazioni di una nuova Flotilla internazionale per Gaza sono state intercettate dalla marina israeliana al largo del territorio palestinese, secondo il ministero degli esteri israeliano e la Global sumud flotilla, che coordina la missione.

La Global sumud flotilla ha riferito sul social network X che “tre barche – la Gaza Sunbirds, la Alaa al Najjar e la Anas al Sharif – sono state intercettate a 220 chilometri dalle coste della Striscia di Gaza”.

Un’altra imbarcazione, la Conscience, a bordo della quale c’erano più di 90 persone, tra cui giornalisti e medici, è stata attaccata da un elicottero israeliano, mentre i membri dell’equipaggio di un’altra barca, la Milad, sono stati arrestati.

Il ministero degli esteri israeliano ha denunciato su X un “tentativo inutile” di “fare irruzione in una zona di combattimento”, precisando che “le imbarcazioni e le persone a bordo sono state trasferite in un porto israeliano” e che queste ultime “saranno espulse in tempi rapidi”.

Secondo la Global sumud flotilla, le barche trasportavano “110mila dollari di aiuti sotto forma di medicinali, apparecchi respiratori e prodotti alimentari destinati agli ospedali di Gaza”.

La Turchia ha accusato Israele di aver compiuto un “atto di pirateria” intercettando le imbarcazioni nella nuova Flotilla.

“L’intervento in acque internazionali contro la Flotilla, impegnata a rompere il blocco illegale e disumano imposto alla Striscia di Gaza, è un atto di pirateria”, ha affermato il ministero degli esteri di Ankara, precisando che “alcuni deputati turchi sono stati arrestati”.

Più di 150 attivisti della precedente Flotilla, tra cui la svedese Greta Thunberg, erano stati espulsi il 7 ottobre da Israele. Molti di loro avevano denunciato di aver subìto maltrattamenti dopo l’arresto.

L’obiettivo della Global sumud flotilla è rompere il blocco imposto da Israele alla Striscia di Gaza, devastata dalla guerra, e consegnare aiuti umanitari alla popolazione.