Il 15 maggio il primo ministro slovacco Robert Fico è stato raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco e trasportato in ospedale con ferite potenzialmente letali al termine di una riunione di governo in trasferta ad Handlová, nel centro del paese.
Fico, un leader populista accusato di essere favorevole al Cremlino, si era insediato per un terzo mandato da premier nell’ottobre 2023.
“Oggi, al termine di una riunione di governo ad Handlová, il primo ministro Robert Fico è stato vittima di un attentato”, ha affermato il governo in un post sui social network.
“È stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica perché non c’era il tempo di arrivare fino a Bratislava, ed è in pericolo di vita”, ha aggiunto.
“Confermiamo la notizia dell’attentato al primo ministro”, ha dichiarato all’Afp il portavoce della polizia Matej Neumann.
La direttrice dell’ospedale di Handlová, Marta Eckhardtová, ha riferito che il premier è transitato brevemente nella struttura.
Un giornalista del quotidiano Denník N ha raccontato di aver sentito alcuni spari e di aver poi visto gli addetti alla sicurezza sollevare il premier da terra e caricarlo su un’automobile.
Il giornale ha aggiunto che la polizia avrebbe arrestato l’autore dell’attentato.
La presidente slovacca Zuzana Čaputová, filoeuropea, ha condannato l’attentato sul social network X, dicendosi “profondamente scioccata”.
Fico aveva già guidato il governo dal 2006 al 2010 e dal 2012 al 2018.
Da quando si è insediato a ottobre, ha fatto una serie di dichiarazioni che hanno alimentato le tensioni con la vicina Ucraina.
Ha messo in discussione la sovranità di Kiev e chiesto un compromesso con la Russia.
In politica interna il premier ha promosso alcune misure che hanno scatenato proteste di massa, tra cui una legge sull’informazione che, secondo i critici, minerà l’imparzialità della tv e della radio pubbliche.