Un’inchiesta dell’Economist sul ruolo della religione nella società
Gratis o a pagamento? Nessuno sa la risposta. Di sicuro c’è solo che nel 1956 il quotidiano inglese The Guardian vendeva all’estero 650 copie mentre oggi, appena cinquant’anni dopo, i suoi articoli sono letti da 37 milioni di persone in tutto il mondo. In Gran Bretagna è tra i dieci quotidiani più venduti, mentre sul web è il secondo giornale in lingua inglese del mondo. “E se il New York Times deciderà di far pagare gli articoli, potremmo diventare i primi”, spiega il direttore, Alan Rusbridger. Il merito è di un sito che non solo è completamente gratuito, ma anche di altissima qualità e senza nessuno di quei trucchetti (calendari sexy, gossip, eccetera) di solito usati per aumentare i visitatori. E soprattutto senza che ne abbiano risentito le copie vendute dall’edizione cartacea. “I nostri giornalisti si sentono parte di una conversazione mondiale”. Il critico d’arte del Guardian viene citato a Berlino, il reporter che si occupa di questioni militari è letto a Johannesburg, l’esperto di ambiente fa discutere a Sydney. “Provate a dirgli che se i lettori non tireranno fuori una carta di credito i loro articoli spariranno da questa conversazione globale”. Leggi
Dio è morto, si diceva negli anni sessanta. Invece no: oggi il risveglio religioso è un fenomeno che investe la politica, l’economia e le relazioni internazionali. Un’inchiesta dell’Economist
Competizione, fervore, libertà di scelta: sono i tre pilastri che hanno garantito la sopravvivenza delle fedi mondiali. Dalla Corea alla Nigeria agli Stati Uniti, viaggio tra i fedeli del ventunesimo secolo
Da ottobre a Mogadiscio sono ripresi gli scontri tra i soldati etiopici e i gruppi ribelli somali. Migliaia di persone hanno lasciato la capitale, che affronta la crisi umanitaria più grave degli ultimi anni
Le truppe di Addis Abeba sono arrivate in Somalia per mettere fine al potere delle Corti islamiche. Ma la loro presenza sta trasformando il paese in un piccolo Iraq
I cambiamenti climatici e gli effetti sul pianeta. Raccontati dagli scrittori di tutto il mondo e illustrati da Gipi. Prima tappa: un piccolo villaggio africano
Nei paesi scandinavi i lavoratori immigrati sono i benvenuti. Con il loro lavoro sostengono la crescita. E pagando le tasse tengono in piedi il sistema del welfare
Il vero capolavoro dell’autunno a Madrid è proprio l’autunno
I dubbi di Tomás Eloy Martínez sul piano di risanamento economico
Nelle case dei libanesi lavorano migliaia di donne provenienti dall’Africa e dall’Asia. Private del passaporto, vengono sfruttate e maltrattate. La denuncia di Le Monde
È finito in prigione per aver rubato un numero record di opere d’arte. E dovrà anche ripagarle: pensando di aiutarlo, sua madre le ha distrutte
Carri tirati da buoi e discoteche aperte fino all’alba. Benvenuti in Moldova, dove il medioevo convive con il ventunesimo secolo
Un fumetto di Sotos Anagnos
Le megalopoli del terzo mondo crescono ormai a ritmi incredibili. Popolate dai poveri dell’economia globale
Le foto di Cédric Gerbehaye
Per discutere seriamente di pace tra Israele e i palestinesi, bisogna partire dagli accordi di Taba del 2001. Leggi
Se un posto faceva parte della storia della musica americana, noi ci andavamo. Leggi
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