Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Io e mia moglie siamo monogami, ma abbiamo un accordo dadt (don’t ask, don’t tell) che vale per quando non ci troviamo nella città in cui viviamo. Lei in realtà preferirebbe che io le rivelassi i particolari, mentre io non voglio sapere i suoi, quindi sulla base delle mie preferenze abbiamo optato per questa modalità. Visto che non abbiamo dichiarato agli amici il nostro status di coppia aperta, e che non posso avere uno scambio sul tema con mia moglie, scrivo a te. Ho appena trascorso un eccezionale fine settimana fuori insieme a una nuova amica. Il programma in sé non prevedeva niente di straordinario – saune e bagni gelati seguiti da pranzi e cene in ristoranti di lusso – eppure il tempo è volato, e al tempo stesso sembrava essersi fermato. Il sesso è stato incredibile, e i nostri discorsi su argomenti seri erano resi piccanti da allusioni provocanti e ironiche sulla fantasia che stavamo vivendo. Lei è poliamorosa e può raccontare ai partner i particolari delle sue avventure, ma apprezza il mistero creato dal patto con mia moglie. Ci siamo scambiati messaggi su quanto è stato eccitante il nostro fine settimana insieme, e abbiamo già programmato un altro viaggio tra qualche mese. Può darsi però che scambiarsi messaggi con qualcuno da casa costituisca una violazione delle regole. Ecco la mia domanda: come faccio a tenere viva la tensione erotica con questa nuova amica, quando manca ancora tanto al nostro prossimo incontro? Abbiamo in mente di provare a giocare con lo shibari – sarei io a legare lei – perciò pensavo che mandandole qualche mia foto di autolegatura, o foto di come vorrei legarla, potrebbe aiutare a tener vivo il desiderio. Ma anche scattare foto a casa, naturalmente, potrebbe essere una violazione. Un po’ di contesto alle regole sopracitate: tra me e mia moglie vige l’accordo implicito di sospendere gli scambi con i compagni di giochi finché ci troviamo a casa. Probabilmente è una regola più mia che di mia moglie.

– Bending Rules In Erotic Frenzy

Mandare alla tua nuova amica foto di nodi shibari aiuterà a tenere viva la tensione erotica nella lunga attesa che vi separa dal prossimo incontro? Forse sì, forse no. Quello che funziona per qualcuno – ciò che lo manda su di giri – non necessariamente funziona per altri. A quanto pare, il racconto delle tue avventure sessuali eccita tua moglie, mentre tu ti smonti ad ascoltare le sue, e di conseguenza avete optato per il dadt. Quindi sì, ovviamente mandare foto di nodi funzionerà per te – per questo vuoi mandargliele – ma non è detto che alla tua amica facciano lo stesso effetto.

Perciò chiediglielo. Foto zozze? Messaggi zozzi? Storielle zozze? Oppure preferirebbe riprendere i contatti, via messaggi, solo poco prima del prossimo incontro programmato? Magari ha da fare con altri partner e per quanto non veda l’ora di riprendere il discorso con te, messaggiarti giornalmente o anche solo settimanalmente potrebbe essere troppo impegnativo. O magari potrebbe essere una distrazione piacevole: anche qui, dovrai comunicare con lei, Brief, non con me (e se anche volesse fare sexting con te per i prossimi tre mesi, abbi un po’ di contegno: vuoi tener vivo il desiderio, non bruciarti tutto subito).

A proposito di comunicazione: l’accordo in stile dadt che hai con tua moglie è assolutamente troppo vago. Oltre al non dirsi e al non chiedersi nulla, hai citato una sola regola di base: niente interazioni con altri partner quando siete a casa. Ma sembra una regola più implicita o dedotta, che concordata. In poche parole: è permesso o no messaggiare una compagna di giochi quando si è a casa? Il sexting è più grave di un occasionale “Ehi, come va”? Tra un appuntamento e l’altro è richiesto il silenzio radio assoluto, o è vietato solo il contatto fisico? Ma soprattutto: queste cosiddette regole esistono o sono solo tue preferenze che tua moglie sta assecondando (o emulando), senza metterle in discussione perché è ciò di cui hai bisogno? E se queste regole non scritte e non comunicate a parole erano state adottate per la tua tranquillità, Brief, e per te non funzionano più, perché non hai proposto a tua moglie di cambiarle? Se è perché fatichi a parlarne – se aprirvi è stato difficile – è comprensibile. Se è perché vuoi essere libero di fare sexting a più non posso con le tue amiche, ma allo stesso tempo non vuoi che tua moglie faccia altrettanto, allora non è un accordo, ma una forma di doppiopesismo stronza e manipolatoria.

Le relazioni non monogame – quelle etiche – richiedono più comunicazione, non meno. È fantastico che tu abbia trovato qualcuno con cui c’è intesa e che non veda l’ora di rincontrarlo, però è doveroso che tu faccia con tua moglie un discorso sincero sui termini del vostro patto. Vi servono impostazioni personalizzate e non di fabbrica. Vi servono degli accordi, non delle supposizioni. E se tu hai il permesso di fare qualcosa – o se ti sei già dato il permesso di farla – allora deve poterla fare anche tua moglie.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono una donna cis trentenne, in coppia aperta con il mio partner di lungo corso, un uomo trans. Dato che di rado faccio sesso con altre persone, non uso alcun tipo di contraccettivo dagli inizi della nostra storia. Sbarazzarmi della spirale e della pillola è stato un sollievo indicibile. Una regola della nostra relazione aperta è di usare sempre il preservativo durante il sesso con persone dotate di pene. Vale sia per me sia per lui, che in ogni caso non può avere una gravidanza. È solo una regola di sicurezza. Rimettendomi in gioco e incontrando sempre più cazzi, ho notato che gli uomini cis, pur rispettando la mia richiesta del preservativo, preferirebbero chiaramente non usarlo. Sto cominciando a chiedermi se abbia senso adottarlo come regola ferrea. E se un partner potenziale non ha altri partner e ha fatto i test per le malattie a trasmissione sessuale? Se ha altri partner che però fanno i test? Se si è fatto la vasectomia? Se pratichiamo con attenzione il coito interrotto, e magari prendiamo precauzioni ulteriori usando il metodo del calendario? Vorrei sapere il tuo parere sul preservativo nei rapporti vaginali, magari mi aiuterebbe anche a parlarne con il mio partner. Ti va di dare una mano a una ragazza che ogni tanto vorrebbe farlo a pelle?

– Wants A Penis

Con il tuo partner vi siete dati una regola esplicita – bravi entrambi per essere stati chiari – e ora tu vuoi rinegoziarla. Sarà una discussione complicata, Wap, e forse non otterrai subito la risposta che vuoi (o forse non la otterrai mai), ma rinegoziare i patti non dovrebbe essere contrario alle regole.

Ecco la mia sul preservativo nei rapporti vaginali: dato che l’aborto è stato vietato o pesantemente limitato in metà degli Stati Uniti, e che attualmente i repubblicani stanno lavorando per ridurre l’accesso sia all’interruzione di gravidanza sia ai contraccettivi, chiunque abbia un pisello funzionante fatto di carne e voglia scoparsi a pelle un partner occasionale – uomini etero, uomini bisessuali, uomini pansessuali, persone non binarie, gay omoflessibili, e via dicendo – dovrebbe farsi una vasectomia prima che vietino anche quella. Oggi più che mai, gli uomini e le altre persone dotate di cazzo registrate come maschi alla nascita, devono eiaculare in maniera responsabile, per usare le parole immortali (e virali) di Gabrielle Stanley Blair, nota anche come Design Mom.

Bisogna dare atto agli uomini e alle altre persone dotate di pene con cui sei andata, Wap, che non si sono comportati da stronzi egoisti e sconsiderati, insistendo per non usare il preservativo. Sei tu quella che vuole farsi una scopata a pelle – per motivi tuoi, per il piacere tuo – e ora stai rivalutando i rischi per il tuo bene. Perciò è ora di riaprire le trattative con il tuo partner sulla regola del preservativo, che avete sempre e comunque stipulato quando vi siete aperti. Tu non vuoi abolire del tutto il preservativo – sarebbe da pazzi – ma vorresti poter fare delle eccezioni per quei partner abituali e fidati che hanno fatto da poco i test e che magari al momento non vanno a letto con altra gente.

Ora, un test negativo per un’infezione a trasmissione sessuale non conferisce l’immunità. Chiunque può contrarre un’infezione dopo aver fatto il test, Wap, e se è venuto a letto con te prima di sviluppare dei sintomi, potresti ritrovarti infetta anche tu. Questo sarebbe un rischio inaccettabile per il tuo partner, o forse no. Se il tuo partner fa sesso con uomini cisgender, è probabile che abbia incontrato dei tizi che non vogliono usare il preservativo, o si rifiutano proprio di usarlo, perché fanno la prep e la doxypep. Per quanto ne sai, Wap, il tuo partner potrebbe voler rivedere la regola del preservativo tanto quanto te.

P.s. Per i maschi gay all’ascolto: vogliono toglierci anche la prep.

Sono una lesbica poco più che ventenne. Con la mia fidanzata abbiamo appena cominciato a sperimentare il sesso anale e ci divertiamo un sacco! Ho scoperto, però, che il mio culo si bagna producendo quantità notevoli di perdite giallastre e viscose, al punto che ogni tanto ne esce uno spruzzetto quando mollo una scorreggia. Ho letto ovunque che il retto dovrebbe essere relativamente asciutto. Come mai il mio culo è autolubrificante?

– We’re Exploring This Anal Stuff Seriously

Ah, quanto amo le buone vecchie domande sul sesso. Se stai usando la quantità di lubrificante giusta per chi è alle prime armi – cioè tanto, tantissimo – una parte ti entrerà così dentro che non riuscirai a espellerla subito dopo il rapporto, Wetass. Il che significa che il lubrificante residuo, o di troppo, scenderà e uscirà nelle successive dodici ore. Quindi, se noti che il tuo culo ha perdite giallastre e viscose (il termine tecnico è santorum) solo nei giorni in cui hai fatto sesso anale, probabilmente si tratta del lubrificante che cola. Se però riscontri delle perdite anche nei giorni in cui la tua fidanzata non ti stantuffa il culo, allora potrebbe essere sintomo di un’infezione a trasmissione sessuale, Wetass, e dovrai parlarne con un medico, non in una rubrica di consigli.

(Traduzione di Francesco Graziosi)

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