In una settimana segnata dal caos nei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), una delle più importanti agenzie sanitarie statunitensi, il segretario alla salute Robert Kennedy ha continuato a fare dichiarazioni discutibili sul piano medico e sanitario. In molti gli hanno chiesto di dimettersi, soprattutto dopo che Trump ha licenziato Susan Monarez, direttrice dei Cdc, spingendo altri quattro funzionari a lasciare l’agenzia. Il tutto coincide con la decisione di Kennedy di introdurre una serie di regole controverse sui vaccini contro il covid-19 e con alcune sue inquietanti affermazioni.

Dopo che Robin Westman, un uomo di 23 anni, ha aperto il fuoco in una scuola di Minneapolis uccidendo due bambini, Kennedy ha detto che gli psicofarmaci potrebbero contribuire alla violenza armata. Durante il programma , il presentatore Brian Kilmeade ha chiesto a Kennedy se il dipartimento della salute stesse indagando per capire se c’è un legame tra le sparatorie nelle scuole e i farmaci usati per la disforia di genere.

Secondo documenti giudiziari verificati dal Guardian, Westman aveva cambiato il suo nome da Robert a Robin perché si identificava con il sesso femminile. Rispondendo a Kilmeade, Kennedy non ha fatto riferimento alla facilità con cui si possono procurare armi negli Stati Uniti e ha invece confermato che il suo dipartimento ha “avviato una serie di studi sul contributo potenziale negli episodi di violenza di alcuni farmaci ssri (Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) e di altri psicofarmaci”. Tina Smith, senatrice del Minnesota, ha attaccato Kennedy su X: “Ti sfido ad andare in quella scuola a dire che a uccidere i bambini non sono state le pistole ma i farmaci”.

Kennedy ha anche sostenuto di poter riconoscere i bambini con “disturbi mitocondriali” semplicemente osservandoli. “Quando sono negli aeroporti, osservo i ragazzi e mi rendo conto che sono pieni di problemi mitocondriali e infiammazioni. Te ne accorgi dalle facce, dal movimento dei corpi, dalla mancanza di connessione sociale”. Ashish Jha, coordinatore della risposta al covid durante l’amministrazione Biden, ha scritto su X: “È roba da svitati, da terrapiattisti, da stregoni. Tutto questo non è normale”. Negli stessi giorni è intervenuto anche Demetre Daskalakis, direttore del Centro nazionale per l’immunizzazione e le malattie respiratorie, che si è dimesso per protestare contro il licenziamento di Monarez. Daskalakis ha rivelato che Kennedy non si è mai consultato con gli esperti delle agenzie governative prima di prendere importanti decisioni legate alla salute pubblica: “Nessuno dei miei collaboratori ha mai consigliato Kennedy su questi argomenti. Prende le informazioni altrove, non dagli esperti”.

Cresce la sfiducia
Quanto si fidano gli statunitensi della scienza, risposte in percentuale (pew research center)

Da quando guida il dipartimento della salute, Kennedy (da tempo contrario ai vaccini) ha licenziato molti dipendenti e ha sostenuto spesso teorie infondate. Alla fine di agosto più di 750 dipendenti ed ex dipendenti delle agenzie sanitarie hanno firmato una lettera in cui il ministro è definito “una minaccia esistenziale per la salute pubblica”. Qualche settimana prima, l’8 agosto, un uomo aveva aperto il fuoco nella sede dei Cdc di Atlanta, sparando più di 180 colpi, uccidendo un agente di polizia. Secondo il padre dell’attentatore l’uomo era affetto da disturbi mentali ed era stato influenzato da diverse teorie del complotto, al punto da convincersi che il vaccino contro il covid lo stesse facendo ammalare. ◆ as

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Questo articolo è uscito sul numero 1630 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati