Quello che molti immaginano come un ago è in realtà un tubicino di vetro o di metallo: sniffare una striscia è il metodo più diffuso per assumere eroina. Di solito l’uso endovenoso comincia a uno stadio di dipendenza già grave. A parità di quantità, l’effetto è maggiore e più economico: per strada un grammo di eroina costa circa quaranta euro.

Il suo prezzo è rimasto stabile per anni, con grande sorpresa di molti esperti. L’Afghanistan è sempre stato il cuore dell’approvvigionamento di eroina per l’Austria e l’Europa in generale. Dopo aver preso il potere, nel 2021, i taliban hanno vietato la coltivazione del papavero da oppio, causando un crollo della produzione del 95 per cento: da 6.200 tonnellate annue del 2021 a 333 nel 2023. Anche se in seguito questa cifra è leggermente aumentata, resta molto al di sotto del livello precedente.

“Per ora in Austria non c’è carenza di eroina”, afferma Martin Busch, responsabile del centro per le dipendenze presso l’Austrian health research center. Gli esperti però sono preoccupati per le sostanze che potrebbero prendere il suo posto nel mercato. Si tratta di oppioidi sintetici, su cui l’Agenzia europea dei farmaci ha già emesso vari allarmi. Tra queste sostanze c’è il fentanyl, che negli Stati Uniti ha portato il numero dei decessi legati agli stupefacenti a livelli catastrofici.

Il fentanyl è fino a cinquanta volte più potente dell’eroina ed è difficile da dosare. Tre grani possono essere fatali. Un’overdose porta alla paralisi dei muscoli respiratori, causando il soffocamento. C’è poi il nitazeni, non meno pericoloso: gli studi attuali mettono in guardia sui suoi effetti e sulla sua diffusione. Crea una forte dipendenza ed è fino a cinquecento volte più potente dell’eroina. Recentemente nel Regno Unito il numero di decessi associati a questa sostanza è aumentato. Secondo alcuni esperti il fatto che l’eroina sia ancora relativamente facile da reperire è dovuto alle sue scorte. Presumibilmente ci sono dei depositi lungo la rotta balcanica – la via principale per l’eroina proveniente all’Afghanistan – a cui attualmente si attinge per soddisfare la domanda. Anche il Pakistan è entrato nella produzione oppio e ne sta fornendo piccole quantità. Tuttavia questo non può compensare il crollo del raccolto di papavero afgano.

Prepararsi ai cambiamenti

Ci sono già i primi segnali che il mercato della droga si stia trasformando. Per esempio l’eroina sequestrata nel 2024 in Austria è diminuita addirittura del 52 per cento, un dato che la polizia attribuisce proprio al drastico calo delle coltivazioni in Afghanistan. Anche la concentrazione, o la purezza, dell’eroina è diminuita, sostiene Busch. È un altro dato che potrebbe indicare una riduzione dell’offerta.

Finora si è parlato di oppioidi sintetici solo in alcuni casi scoperti in Germania, anche se ci sono segnalazioni preoccupanti dai paesi vicini. Questi stupefacenti stanno lentamente guadagnando terreno. A volte sono aggiunti all’eroina, altre volte sono cercati per essere consumati da soli. Secondo Kurt Fellöcker, che si occupa di dipendenze all’università Bertha von Suttner di St. Pölten, quello che succede in Germania è un indicatore anche per altri paesi, inclusa l’Austria: “Di solito riscontriamo sviluppi analoghi uno o due anni dopo”. Per quanto riguarda gli oppioidi sintetici, la domanda non è “se avremo un problema simile, ma quando”, dice Fellöcker.

Visto che si tratta di sostanze molto potenti basta venderle in piccole quantità, riducendo così il rischio di essere scoperti. Sono inoltre sostanze facili da produrre, come già succede nei laboratori clandestini nella Repubblica Ceca e in Polonia. Anche acquistarle online è semplice, non serve nemmeno inoltrarsi nel dark web. Busch è sicuro: “Dobbiamo prepararci, e dobbiamo farlo ora”.

Per affrontare il numero crescente di decessi e l’imminente crisi degli oppioidi si sta provando a introdurre varie misure preventive, come l’analisi delle sostanze che si assumono. Tuttavia per i consumatori di eroina questo servizio ha almeno un problema: per avere i risultati servono molti giorni, mentre loro hanno un bisogno urgente di assumere lo stupefacente. Un’altra soluzione potrebbero essere i centri di consumo sotto controllo medico, la cui funzione protettiva è stata scientificamente dimostrata. In caso di emergenza sul posto c’è del personale qualificato; inoltre queste strutture offrono l’opportunità di un primo contatto con i servizi di supporto per le dipendenze.

In Germania ogni anno ci sono sessantamila sedute di consumo controllato in luoghi supervisionati, senza incidenti e con sostanze che sono state prima analizzate. In questo modo, inoltre, possono essere rapidamente rilevate tendenze come l’aumento dell’uso di oppioidi sintetici; e i risultati possono essere integrati nei sistemi di allerta, consentendo ai servizi sociali, alla polizia e ai dipartimenti di salute pubblica di agire rapidamente e in modo preventivo.

Diffondere la prevenzione

Un’altra misura efficace è il naloxone. Questo antagonista degli oppioidi, disponibile come spray nasale, economico e senza effetti collaterali, neutralizza gli effetti degli oppioidi in pochi secondi. In caso di overdose da eroina si hanno circa dieci minuti per agire. Con gli oppioidi sintetici la finestra temporale è più breve e quindi il naloxone deve essere a portata di mano. Per garantire una sufficiente diffusione del farmaco, il 30 per cento delle persone che hanno una dipendenza dovrebbe averlo a disposizione ed essere istruito su come usarlo: due servizi che in Austria sono garantiti solo sporadicamente. Circa quarantamila persone sono considerate dipendenti da oppioidi, quindi 12mila di loro dovrebbero avere accesso al naloxone e alla relativa formazione: attualmente sono solo poche centinaia. Secondo Busch è necessario potenziare subito questi programmi per prepararsi a una situazione prevedibile.

Inoltre la scarsa distribuzione del naloxone è un problema serio anche indipendentemente dalla prevista ondata di oppioidi sintetici, perché “già oggi si potrebbero evitare molti decessi correlati alla droga”. ◆ sm

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Questo articolo è uscito sul numero 1641 di Internazionale, a pagina 23. Compra questo numero | Abbonati