Alla fine degli anni dieci, il padre di Zach comincia a parlare in famiglia di cospirazioni e notizie di cui non c’era traccia nei giornali. La situazione diventa più seria durante la pandemia, quando il padre decide di non vaccinarsi e comincia a seguire una realtà parallela in cui crede fermamente ed è entrato grazie a dei “profeti” che segue sui social, anche se non succede nulla di quello che predicono. Zach, dopo che sua madre gli annuncia che vuole separarsi, decide di fare una scommessa: stila una lista di dieci eventi che secondo il padre si sarebbero verificati nel 2024, tra cui l’arresto di Obama e la nomina di Trump come presidente senza dover passare per le elezioni. Per ogni cosa che non succede, il padre deve dare a Zach mille dollari e ammettere di essersi sbagliato. La scommessa è un pretesto da un lato per ricostruire il percorso attraverso cui il padre trova le sue informazioni segrete, dall’altro per cercare un terreno di confronto in un contesto che sembra impossibile, perché nello stesso nucleo familiare persone diverse vivono realtà inconciliabili. Ne esce il ritratto di una generazione catapultata nel mondo digitale senza gli anticorpi per capire questa costruzione di una realtà, trasportando il vecchio “l’hanno detto in televisione” su un telefono dove i contenuti non hanno un filtro né mediazioni.

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Questo articolo è uscito sul numero 1622 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati