Il 22 e 23 novembre si è svolto a Johannesburg il vertice del G20, l’organizzazione che riunisce i 19 paesi più industrializzati del mondo e l’Unione europea. I partecipanti hanno adottato una dichiarazione che ribadisce l’importanza del multilateralismo e del dialogo, chiede la fine della povertà e delle disuguaglianze, e insiste su un’azione urgente contro il cambiamento climatico. Al vertice non erano presenti i rappresentanti di vari paesi, tra cui Cina, Russia e Stati Uniti. Washington, che assumerà la presidenza di turno del G20 dopo il Sudafrica, ha boicottato l’incontro perché accusa il governo di Pretoria di non proteggere la minoranza bianca. La defezione, sottolinea nell’editoriale il settimanale , ha dato al Sudafrica l’opportunità di “prendersi il palcoscenico e dimostrare al mondo che non è nel G20 solo per fare numero”. La presidenza di turno sudafricana, nota allAfrica, ha permesso di mettere al centro dei dibattiti anche lo sviluppo economico del continente, oggi ostacolato dagli alti livelli di indebitamento. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1642 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati