Il 17 novembre a Tonka, nel nord del Mali, Mariam Cissé ( nella foto ), una tiktoker che sosteneva apertamente l’esercito, è stata fucilata da sospetti affiliati al Gruppo di sostegno all’islam e ai musulmani. La notizia ha fatto il giro dei social media. “La sua uccisione, simbolo della libertà soffocata, sconvolge il paese”, commenta Mali Actu. Nel sud del Mali i jihadisti continuano a bloccare e ad attaccare i camion di benzina diretti nella capitale Bamako, dove la grave penuria di carburante sta paralizzando le attività economiche.
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Questo articolo è uscito sul numero 1640 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati