◆ La Cina potrebbe aver già raggiunto il picco delle emissioni di gas serra, suggerisce un’analisi pubblicata su Carbon Brief. Lo studio mostra che le emissioni complessive del paese sono stabili o in calo da marzo del 2024, soprattutto grazie alla crescita delle fonti di energia rinnovabili, che ha più che compensato l’aumento della domanda di elettricità. Tra il terzo quadrimestre del 2024 e quello del 2025 la produzione di energia solare ed eolica è aumentata rispettivamente del 46 e dell’11 per cento. Nei primi nove mesi del 2025 la capacità installata degli impianti solari è cresciuta di 240 gigawatt e quella eolica di 61 gigawatt. Insieme alla crescente diffusione dei veicoli elettrici, questo ha permesso di ridurre del 5 per cento il consumo di petrolio e le emissioni legate ai trasporti. A meno di un’improbabile inversione di tendenza nei prossimi mesi, il 2025 dovrebbe concludersi per la prima volta con un saldo negativo. Anche se la riduzione non dovrebbe essere superiore all’1 per cento, avrebbe comunque un importante valore simbolico, sottolineano gli autori del rapporto. La Cina è il paese con le emissioni di anidride carbonica più alte al mondo, corrispondenti al 30 per cento del totale. Il piano presentato da Pechino in vista della conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico in corso a Belém prevede un calo compreso tra il 7 e il 10 per cento entro il 2035, ma gli ultimi dati fanno sperare che questo obiettivo possa essere raggiunto prima del previsto.
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Questo articolo è uscito sul numero 1640 di Internazionale, a pagina 104. Compra questo numero | Abbonati