Mentre si continua a combattere a Pokrovsk, la città assediata da mesi dall’esercito russo e importante ormai soprattutto per motivi simbolici e politici più che strategici, il 7 novembre un pesante bombardamento di Mosca sulla rete energetica ucraina ha innescato una serie di blackout che hanno coinvolto centinaia di migliaia di persone a Kiev, Charkiv e in altre zone del paese, scrive il Kyiv Post. L’Ucraina ha risposto colpendo le infrastrutture russe in aree vicino al confine. A Kiev, intanto, un grande scandalo di corruzione sta coinvolgendo alcune figure vicine al presidente Volodymyr Zelenskyj. Il 12 novembre la premier Julija Svyrydenko ha annunciato la sospensione del ministro della giustizia Herman Haluščenko, già responsabile dell’energia nel passato governo, che è attualmente al centro di un’indagine per un caso di tangenti legate all’impresa statale Energoatom, che gestisce le centrali nucleari del paese, scrive il Kyiv Independent. Sotto il profilo diplomatico, invece, lo stallo continua, ma il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov si è detto pronto a incontrare di nuovo il collega statunitense Marco Rubio, rimanendo però fermo sulle richieste di Mosca.
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Questo articolo è uscito sul numero 1640 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati