Contro il colonialismo della lingua
◆ Frequento il corso di linguistica alla facoltà di lettere e il mio professore richiede che nella trascrizione fonetica delle parole nessuno rinunci alla propria varietà di pronuncia. I dialetti, in fondo, costituiscono la storia della nostra lingua. I dialetti sono l’italiano. L’articolo di Ngũgĩ wa Thiong’o (Internazionale 1637) è un appello alla responsabilità etica e culturale dello studio delle lingue come strumento di arricchimento personale e fonte di conoscenza condivisa: l’idea che alcune lingue siano “più lingue” di altre ha incoraggiato la colonizzazione delle lingue (credute) minori, atto che coincide con la colonizzazione del pensiero che attraverso quelle lingue trova espressione. Credo anch’io che l’istruzione debba svolgere un ruolo significativo in questa decolonizzazione della mente e rieducare lo sguardo a vedere nelle diversità “scrigni di storia, bellezza e possibilità”.
Melissa Mantino  
Il paese dei bunker
◆ L’articolo di Jessi Jezewska Stevens (Internazionale 1637) mi ha ricordato un capodanno passato in un bunker a Davos, in Svizzera, dove i rifugi antiatomici servono anche come protezione dalle valanghe. Era prevista una pesante nevicata e la protezione civile ci offrì due alternative: evacuare immediatamente oppure rifugiarci nel bunker antiatomico situato sotto la casa. Non potendo partire a causa della nevicata ci trasferimmo nel bunker munito di una pesante porta in cemento e acciaio. Portammo con noi la cena, qualche sedia e una sdraio per la notte. Nonostante il silenzio non riuscii a dormire. Fu un’attesa sospesa, interrotta solo dal lontano boato di alcune valanghe, fortunatamente non sulla nostra casa.
Massimo Predieri  
Israele è colpevole anche di ecocidio
◆ L’articolo di George Monbiot (Internazionale 1634) si occupa di un aspetto della guerra di Israele contro i palestinesi che non avevo mai preso in considerazione e di cui si sa poco o niente.
Giovanni Danese  
Numeri
◆ Ho letto la nuova newsletter di Donata Columbro sui dati (intern.az/1z5o). La trovo un prezioso aiuto per affrontare l’attualità.
Giuseppe Biassoni  
Errata corrige
◆ Su Internazionale 1636, a pagina 48, 750 rupie corrispondono a poco più di 7 euro, non settecento; su Internazionale 1637, a pagina 79, il 9 per cento del pil turco corrisponde a circa 104 miliardi di euro, non milioni.
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Questo articolo è uscito sul numero 1638 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati
 
			 
                     
                     
                     
	                 
	                 
	                 
            