Nella foto, vaccinazione contro il colera all’ospedale di Omdurman, 22 settembre 2025. u (El Tayeb Siddig, Reuters/Contrasto)

“Dopo che l’esercito sudanese ha ripreso il controllo della capitale Khartoum e della città gemella di Omdurman gli abitanti pensavano che il bilancio delle vittime sarebbe sceso. Invece la mancanza di strutture sanitarie funzionanti ha portato alla morte di numerosi civili, colpiti da malattie che si diffondono rapidamente, come il colera, la malaria e diversi tipi di febbri. Le infrastrutture idriche e gli approvvigionamenti alimentari sono carenti e i centri di cura sono sopraffatti dall’afflusso di pazienti”, scrive il sito sudanese Ayin. “A Khartoum si è diffusa la dengue (una malattia virale trasmessa dalle zanzare), con più di duemila casi registrati in una sola settimana a settembre. Le Nazioni Unite hanno avvertito che l’epidemia di dengue, insieme al colera e alla malaria, sta spingendo al collasso il fragile sistema sanitario sudanese”. Nello stato di Gezira (centro-est) sono stati registrati più di 138 casi di epatite virale tra il 4 al 10 ottobre.

Intanto nell’ovest del Sudan i paramilitari delle Forze di supporto rapido hanno completato l’accerchiamento della città di Al Fashir, l’ultima città controllata dall’esercito nella regione del Darfur. L’11 ottobre almeno 60 persone sono morte in un attacco su un campo per sfollati. Secondo il Sudan Tribune, che ha raccolto le testimonianze dei commercianti della zona, le scorte alimentari di Al Fashir sono state del tutto esaurite.

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Questo articolo è uscito sul numero 1636 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati