Il 26 settembre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una serie di nuovi dazi, tra cui uno del 100 per cento sulle case farmaceutiche che non stanno aprendo un impianto nel paese. Le principali aziende statunitensi del settore farmaceutico hanno impianti in Europa e in altre parti del mondo, scrive il Wall Street Journal. Ma negli ultimi mesi molte di loro, tra cui la Eli Lilly e la AstraZeneca, hanno annunciato l’apertura di fabbriche negli Stati, promettendo investimenti per più di 350 miliardi di dollari entro il 2030. Finora erano in vigore solo dei dazi del 15 per cento sui farmaci provenienti dall’Unione europea e dal Giappone. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1634 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati