Rubesagewog, 19 aprile 2025 (Eric Lafforgue, Art in All of Us/Corbis/Getty)

Tra il 2022 e il 2024, più di 20mila bhutanesi hanno lasciato il loro paese per andare a studiare e lavorare all’estero, e quasi la metà era impiegato nella pubblica amministrazione. Per il Bhutan, una monarchia himalayana incastonata tra l’India e la Cina con meno di 800mila abitanti, di cui solo una minoranza di professionisti che vivono in città, la perdita di talenti è un duro colpo, scrive Nikkei Asia. “Se da un lato il lavoro all’estero offre ai nostri giovani nuove opportunità, guadagni più alti e rimesse per sostenere le famiglie a casa, dall’altro la partenza su larga scala di persone qualificate è un serio rischio per lo sviluppo del paese, dobbiamo correre ai ripari”, ha detto il primo ministro Tshering Tobgay parlando alla nazione.

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Questo articolo è uscito sul numero 1624 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati