◆ Molti fiumi si biforcano lungo il loro percorso, e i loro rami finiscono quasi sempre per riunirsi al canale principale. Il Casiquiare, nello stato venezuelano di Amazonas, è una famosa eccezione. Dopo essersi staccato dall’Orinoco in un tratto di densa foresta, scorre verso sud per centinaia di chilometri fino a sfociare nel Rio Negro, un affluente del Rio delle Amazzoni.
Osservando questa immagine realizzata dal satellite Landsat 9, si potrebbe presumere che l’Orinoco scorra da ovest a est, e che il più piccolo Casiquiare sia un suo affluente. Invece è vero l’opposto. Alcuni scienziati pensano che la divergenza sia stata originata dalla combinazione tra lo scarso rilievo topografico della zona e la grande portata dell’Orinoco durante le piene.
Il Casiquiare quindi è sia un effluente dell’Orinoco sia un affluente del Rio delle Amazzoni, e rappresenta un passaggio navigabile naturale tra i due più grandi bacini fluviali del Sudamerica. Questa improbabile connessione pone un dilemma idrologico. In teoria in un bacino tutta l’acqua dovrebbe scorrere verso fiumi sempre più grandi. Ma il Casiquiare sottrae circa un quarto delle acque dell’Orinoco, deviandole altrove. Sulle mappe idrologiche, il confine tra i bacini del Rio delle Amazzoni e dell’Orinoco attraversa il Casiquiare. Questo viola diverse regole, ma non ci sono alternative. –Nasa
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Questo articolo è uscito sul numero 1623 di Internazionale, a pagina 129. Compra questo numero | Abbonati