I dati sul clima non promettono niente di buono. Secondo il sistema di osservazione europeo Copernicus, il gennaio 2025 è stato il più caldo di sempre, oltrepassando anche quello dell’anno precedente di 0,1 gradi. Al livello globale è stata superata di 1,75 gradi la temperatura media dell’epoca preindustriale, abbattendo il limite di 1,5 gradi fissato dall’accordo di Parigi del 2015.
Dal 2019 Edoardo Delille e Giulia Piermartiri cercano di immaginare come sarà il mondo tra qualche anno con il progetto visionario Atlas of the new world. Dallo scioglimento dei ghiacciai del monte Bianco e quello del permafrost in Russia agli incendi che hanno devastato la California, passando per l’innalzamento del livello del mare alle Maldive e in Mozambico e le inondazioni che causano milioni di morti e di sfollati in Cina, il lavoro illustra i fenomeni meteorologici estremi che minacciano il pianeta.
I fotografi hanno attraversato i continenti per raccogliere storie e testimonianze degli abitanti di diverse aree del globo. Sulla base di dati scientifici, per ogni luogo visitato hanno cercato immagini di paesaggio che potessero rappresentare questi cambiamenti. Le hanno poi proiettate sulle persone incontrate e hanno fatto un nuovo scatto. Il risultato è una serie di fotografie oniriche e inquietanti, proiezioni metaforiche di un futuro non troppo lontano. ◆
Il progetto Atlas of the new world di Edoardo Delille e Giulia Piermartiri sarà esposto al festival Cortona on the move_, dal 18 luglio al 2 novembre 2025. Il libro omonimo, edito da L’Artiere, sarà presentato al festival Rencontres d’Arles, in Francia._
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Questo articolo è uscito sul numero 1622 di Internazionale, a pagina 68. Compra questo numero | Abbonati