“Nega tutto, anche la verità. Ma sta già dormendo in una cella del carcere di Soto del Real”. Il 1 luglio il numero tre del Partito socialista spagnolo Santos Cerdán è stato portato in custodia cautelare nel penitenziario di Madrid dopo essere stato accusato di corruzione, associazione per delinquere e traffico d’influenze nel quadro di un’inchiesta su un presunto sistema di corruzione nel ministero dei trasporti. “La novità di questa crisi è che anche tra i sostenitori più vicini al premier Pedro Sánchez si sta diffondendo la sensazione di una lenta agonia e che la legislatura difficilmente arriverà al 2027”, scrive El Diario.
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Questo articolo è uscito sul numero 1621 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati