Il 17 giugno a Nairobi le forze dell’ordine, affiancate da civili che brandivano machete e pietre, hanno represso con violenza le proteste dei manifestanti che chiedevano giustizia per Albert Ojwang, un insegnante e blogger morto l’8 giugno mentre era in custodia della polizia. Il giorno prima il vicecapo della polizia keniana, Eliud Lagat, aveva lasciato temporaneamente l’incarico in attesa della fine delle indagini sull’omicidio di Ojwang, che era stato arrestato perché aveva criticato Lagat su X, spiega The East African. Inizialmente le autorità avevano detto che il blogger era morto per le ferite che si era autoinflitto, ma l’autopsia ha rivelato i segni di un duro pestaggio. Sei persone sono state arrestate in relazione all’omicidio.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1619 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati