Il 28 maggio la Namibia ha organizzato per la prima volta una commemorazione ufficiale delle vittime del genocidio dei nama e degli herero (1904-1908), due popolazioni indigene che avevano opposto resistenza alle truppe coloniali tedesche ( nella foto ) . In quello che è considerato il primo sterminio di massa del novecento morirono almeno cinquantamila herero e diecimila nama, ma le stime sono variabili. In Namibia, spiega il giornale New Era, alcune associazioni dei discendenti delle vittime avevano contestato la scelta della data del 28 maggio, il giorno del 1907 in cui l’amministrazione coloniale decise di chiudere i campi di concentramento. Nel 2021 la Germania ha riconosciuto il suo ruolo nel genocidio namibiano.
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Questo articolo è uscito sul numero 1616 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati