Cosa pensano gli statunitensi delle scelte di Trump su alcuni temi (the new york times)

Sono passati cento giorni dall’insediamento di Donald Trump e i giornali statunitensi cercano di fare un bilancio. Dana Milbank del Washington Post sostiene che finora la sua presidenza è stata fallimentare sotto vari punti di vista: “Il congresso non ha approvato leggi importanti; i giudici hanno bloccato molti dei suoi decreti; l’economia ha rallentato, la fiducia dei consumatori è crollata e i mercati hanno registrato un tracollo; in politica estera non è riuscito a fare passi avanti su Ucraina e Gaza; gli alleati storici prendono le distanze da Wash­ington, mentre la Cina estende la sua influenza globale”. Questo non vuol dire che le azioni di Trump non avranno effetti: “In poco tempo ha introdotto un livello di caos così forte che gli storici faticano a trovare dei precedenti. Ha stravolto le strutture globali che hanno garantito la pace per generazioni. Ha licenziato migliaia di dipendenti federali, compromettendo la capacità del governo di riscuotere le tasse, amministrare la previdenza sociale e finanziare la ricerca medica. Ha usato il governo per vendette personali contro gli oppositori. Ha ignorato le sentenze della corte suprema”. Secondo i sondaggi, il livello di popolarità di Trump dopo tre mesi è più basso di quello dei suoi predecessori.

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Questo articolo è uscito sul numero 1612 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati