Dopo averci provato per anni, Beyoncé ha vinto il premio per il miglior album dell’anno ai Grammy awards. La cerimonia si è tenuta il 2 febbraio alla Crypto.com Arena di Los Angeles e gli organizzatori hanno reso omaggio alla città, colpita di recente da un incendio devastante.Beyoncé, che è sia l’artista più premiata sia quella con più candidature nella storia dei Grammy, era già stata in lizza per la categoria Best album quattro volte in passato e molti pensano che meritasse da tempo questo riconoscimento. Conquistando la statuetta per l’album dell’anno con Cowboy Carter, un disco che celebra le radici afroamericane del country, Beyoncé è diventata la prima nera nel ventunesimo secolo a vincere il premio più importante. L’ultima era stata Lauryn Hill con The miseducation of Lauryn Hill ventisei anni fa. Prima di lei c’erano state Natalie Cole e Whitney Houston. Questo significa che Beyoncé è solo la quarta donna nera a trionfare in questa categoria. Queen Bey, come la chiamano i fan, ha vinto anche nella sezione Miglior album country, la prima donna nera di sempre. È un altro risultato importante, se si pensa che il solo fatto che i brani del disco fossero passati dalle radio country aveva scatenato una levata di scudi da parte dell’estrema destra statunitense. Il secondo premio più importante, quello per la Registrazione dell’anno, è andato al rapper Kendrick Lamar per il singolo Not like us, un capitolo della sua faida a colpi di rap contro Drake.
Maria Sherman, Ap

Beyoncé ai Grammy (Emma McIntyre, Getty)

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Questo articolo è uscito sul numero 1600 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati