Circa quattromila profughi rohingya hanno protestato il 31 maggio contro il loro trasferimento a Bhasan Char, un’isola disabitata del Bangladesh a 34 chilometri dalla costa, a rischio inondazioni. La protesta è stata organizzata in coincidenza con l’arrivo sull’isola di alcuni funzionari dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr). La polizia ha disperso i manifestanti, ferendone alcuni. Dal dicembre 2020 18mila rohingya, fuggiti in Bangladesh dalla persecuzione dell’esercito della vicina Birmania, sono stati trasferiti a Bhasan Char. In base al progetto saranno trasferite centomila delle 850mila persone che affollano il campo profughi di Cox’s Bazar, nel sud del Bangladesh. Ad aprile di quest’anno l’Unhcr aveva chiesto a Dhaka di rallentare l’operazione in attesa di misure per proteggere i residenti da tempeste e inondazioni. L’obiettivo del Bangladesh di rimpatriare i rohingya in Birmania è sempre più difficile da raggiungere a causa dei disordini interni. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1412 di Internazionale, a pagina 38. Compra questo numero | Abbonati