Dopo giorni di proteste e di fronte a una nuova svalutazione della moneta locale e allo stallo politico, l’8 marzo i manifestanti hanno proclamato il “lunedì della collera” e hanno bloccato diverse strade in tutto il Libano. Le proteste si sono concentrate nelle zone a maggioranza sciita, nota L’Orient-Le Jour, e per qualcuno sarebbero state strumentalizzate dai partiti di questa comunità. “Questa tesi non può essere completamente scartata né appoggiata”, commenta il quotidiano libanese, tenendo conto che “il collasso generale del paese basta a far scoppiare la collera popolare”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1400 di Internazionale, a pagina 21. Compra questo numero | Abbonati