I Tindersticks, quei romantici eternamente delusi di Notting­ham, hanno passato il 2020 in isolamento, creando il loro ventunesimo album (colonne sonore incluse). Come tutti noi, hanno lavorato osservando il distanziamento sociale. Niente più grandi arrangiamenti orchestrali, quindi, ma uno stile più minimalista che sembra reggersi solo su una tastiera Casio da pochi soldi e un campionatore per i loop vocali e strumentali. Eppure questo suono si adatta perfettamente ai loro pezzi un po’ tetri e claustrofobici. Distractions contiene tre cover, rispettivamente di Neil Young, Dory Previn e dei Television Personalities, oltre a qualche pezzo originale all’inizio e alla fine dell’album. You’ll have to scream louder dei Television Personalities è un gioiellino di cover, con un groove funky che avvicina sorprendentemente i Tindersticks a Nile Rodgers. Ci pensano i pezzi originali a farli ripiombare nelle loro tenebre: in particolare Tue-moi, una bella ballata al pianoforte che Stuart Staples canta in un francese dolente.

Guy Oddy, The Arts Desk

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Questo articolo è uscito sul numero 1398 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati