“La pandemia ha mostrato la vulnerabilità delle donne nel mercato del lavoro statunitense”, scrive la rivista New York. “Secondo i dati del National women’s law center, da quando è cominciata la crisi sanitaria 5,4 milioni di donne hanno perso il lavoro. Il problema è aggravato dal fatto che in tante famiglie la cura dei malati e dei figli che non vanno a scuola ricade sulle donne: molte (più di due milioni) hanno rinunciato all’idea di cercare un lavoro, quindi non rientrano nelle statistiche sulla disoccupazione”. A essere colpite sono soprattutto le donne nere e ispaniche, tra cui già prima della crisi c’era un tasso di disoccupazione doppio rispetto a quello registrato tra le donne bianche.
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Questo articolo è uscito sul numero 1396 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati