Il 12 maggio il ministero degli esteri polacco ha annunciato la chiusura di un consolato russo dopo che Varsavia aveva accusato i servizi speciali di Mosca di essere responsabili dell’incendio di un centro commerciale nel 2024.

“Dopo che sono emerse le prove della responsabilità dei servizi speciali russi in quest’atto di sabotaggio contro un centro commerciale a Varsavia, ho deciso di revocare l’autorizzazione al funzionamento del consolato della Federazione Russa a Cracovia”, ha affermato sul social network X il ministro degli esteri polacco Radosław Sikorski.

Nel maggio 2024 un enorme incendio aveva distrutto un centro commerciale che ospitava 1.400 negozi, in maggioranza di proprietà di membri della comunità vietnamita.

Dall’invasione russa dell’Ucraina, nel febbraio 2022, la Polonia, fedele alleata di Kiev, ha denunciato vari presunti atti di sabotaggio orchestrati da Mosca.

“Ora sappiamo con certezza che il devastante incendio del centro commerciale Marywilska a Varsavia è stato un atto doloso ordinato dai servizi speciali russi”, ha dichiarato il primo ministro polacco Donald Tusk su X.

I ministeri della giustizia e dell’interno polacchi hanno affermato di avere ormai “una conoscenza approfondita dei fatti”.

“Le azioni degli autori materiali sono state organizzate e dirette da una persona residente in Russia”, hanno affermato in un comunicato congiunto.

“Alcuni degli autori sono stati arrestati, mentre altri sono stati identificati e sono ricercati”, hanno aggiunto.

I due ministeri hanno inoltre sottolineato che Varsavia sta collaborando con la Lituania, “un altro paese in cui la Russia ha condotto atti di sabotaggio”.

Dopo l’annuncio della chiusura del consolato, il ministero degli esteri russo ha reagito minacciando una “risposta adeguata”.

“Varsavia continua ad avvelenare le relazioni bilaterali”, ha dichiarato Marija Zacharova, portavoce del ministero.

Nel maggio 2024 la Polonia aveva imposto delle restrizioni agli spostamenti dei diplomatici russi sul suo territorio a causa del “coinvolgimento di Mosca in atti di guerra ibrida”. Cinque mesi dopo aveva ordinato la chiusura del consolato russo a Poznań. La Russia aveva reagito chiudendo il consolato polacco a San Pietroburgo.