18 dicembre 2023 12:51
  • Nature ha pubblicato le storie di dieci persone che hanno contribuito a plasmare la scienza nel 2023. Per la rivista britannica questi sono anche stati gli sviluppi più interessanti di quest’anno nel campo della ricerca. Tra le scienziate e gli scienziati sono ricordati: Kalpana Kalahasti, manager e ingegnera, che ha svolto un ruolo cruciale nel successo della missione indiana Chandrayaan 3 sulla Luna; Ilya Sutskever, a capo dei ricercatori della OpenAI, che ha aiutato a creare ChatGpt; Annie Kritcher, che ha condotto con successo esperimenti di fusione nucleare al Nif degli Stati Uniti; Halidou Tinto, che in Burkina Faso ha partecipato alla sperimentazione clinica dei vaccini contro la malaria. Sono ricordati anche Marina Silva, per lo stop alla deforestazione dell’Amazzonia; Katsuhiko Hayashi, per gli studi di manipolazione degli embrioni; Eleni Myrivili, per la lotta al caldo estremo; James Hamlin, che ha mostrato i punti deboli di alcuni studi sulla superconduttività; Svetlana Mojsov, per gli studi pionieristici sulla molecola contro l’obesità glp-1; Thomas Powles, per le ricerche sul cancro.
  • Per la rivista Science la scoperta scientifica dell’anno è rappresentata dalle ultime sperimentazioni cliniche di un tipo di farmaci contro l’obesità, basati sulla molecola glp-1.
  • La nausea e il vomito in gravidanza potrebbero essere legati a un ormone prodotto dal feto.
  • I gatti sono predatori tutt’altro che schizzinosi. Un’indagine globale ha trovato che cacciano animali di duemila specie diverse. Circa la metà sono uccelli. Lo studio potrebbe essere utile per capire l’impatto ecologico dei gatti.
  • Circa un terzo delle donne nel mondo ha problemi di salute a lungo termine dopo il parto. Il fenomeno è in alcuni casi trascurato, perché si considera solo la mortalità materna.
  • Un nuovo materiale composto da carbonio e azoto è duro quasi quanto i diamanti.
  • Le comunità native australiane non costituiscono un singolo gruppo. Sono infatti geneticamente molto diverse tra loro. Le banche dati del dna hanno pochi campioni di queste persone, un fattore che rende più difficili le diagnosi di malattie genetiche.
  • Sono stati trovati nei topi alcuni neuroni dai quali potrebbe dipendere la scarsa qualità del sonno nei momenti di stress.

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