difficile essere una strada
soprattutto nel punto
dell’attraversamento
lì
l’OrizzonTAle
e
il VErticale
portano insieme persone e macchine
animali a volte
cani e piccioni
e biciclette: di quelle nuove da due o trecento sacchi
e di quelle ereditate dai nati negli anni ’30
io da piccola
confondevo spesso l’orizzontale e il verticale
e pronunciando queste parole ogni volta
immaginavo un orizzonte
l’orizzonte è quella linea sottile dove la vista finisce
dietro cui da un momento all’altro spunterà il mare
e sparirò io,
la strada
Volha Hapeyeva è una poeta bielorussa nata nel 1982. Questo testo è tratto dalla sua quarta raccolta, Prysak i požnja (Braci e stoppie, Logvinaŭ 2013). Traduzione di Alessandra Bertuccelli.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1412 di Internazionale, a pagina 102. Compra questo numero | Abbonati