Nel dicembre del 2019 la cuoca italiana Giulia Baccosi accetta un lavoro come chef a bordo della Avontuur, una nave che sarebbe salpata nel gennaio 2020 per trasportare attraverso l’oceano Atlantico caffè, cioccolata, olio e rum. Pochi giorni dopo la prima tappa a Tenerife, in direzione di Guadalupe, il mondo si ferma per la pandemia. Per 188 giorni la nave non potrà attraccare in nessun porto e l’equipaggio dovrà inventarsi dei modi per affrontare la convivenza e l’incertezza, perché durante la navigazione non si sapeva quando le restrizioni sarebbero finite. La Avontuur non è una grande nave commerciale, ma un piccolo cargo a vela del novecento guidato da un gruppo di appassionati: gli spazi sono ristretti, non c’è connessione alla rete cellulare e l’equipaggio è numeroso, 15 persone per 40 metri. “Cookie”, il soprannome che era stato dato dall’equipaggio a Giulia, si trova a gestire un lockdown in mezzo all’oceano, in uno spazio di pochi metri ma in mezzo a una distesa d’acqua infinita. Hold fast! è una serie in otto puntate del podcast Lives less ordinary ed è raccontata dall’attrice Siobhán McSweeney, protagonista della serie tv Derry girls. Ma a rapire l’ascoltatore in una discesa nel surreale è la narrazione di Baccosi, che costruisce un diario di bordo degno delle Avventure di Gordon Pym di Edgar Allan Poe.

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Questo articolo è uscito sul numero 1630 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati