Albinas ha 85 anni e sta progressivamente perdendo la memoria. Vitalius ha quindici anni di meno e si prende cura di lui, cercando di ricordargli ogni giorno i momenti più importanti che hanno vissuto insieme. Tutti pensavano che Albinas e Vitalius fossero padre e figlio. In realtà si erano conosciuti all’inizio degli anni settanta nella parte più isolata del parco di Kaunas, in Lituania, un ritrovo clandestino per omosessuali. Dopo i primi incontri vissuti in segretezza avevano cominciato a frequentarsi, fino a diventare una coppia. Durante l’occupazione sovietica dei paesi baltici l’omosessualità era illegale e l’arresto e la tortura delle persone gay era una pratica piuttosto comune per l’esercito. L’omosessualità fu ammessa nel paese solo dopo l’indipendenza, nel 1993, ma Vitalius e Albinas continuavano a raccontare di essere padre e figlio. Dalla loro “apertura” – questo il significato della parola atsivėrimas, che corrisponde all’inglese coming out – è nato un dibattito sui diritti civili, che ha portato a una raccolta firme e a una cerimonia simbolica in cui Albinas e Vitalius si sono dati per la prima volta la mano in pubblico davanti a più di ventimila persone. Questo audiodocumentario Atsivėrimas è in lituano, ma si può ascoltare con la traduzione in inglese sul sito radioatlas.org.

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Questo articolo è uscito sul numero 1616 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati