In questi giorni si discute se la casa editrice Passaggio al Bosco abbia il diritto di partecipare alla fiera Più libri più liberi di Roma. Questi sono alcuni dei titoli che ha in catalogo. Ardimento e poesia; Destinati a combattere; Il razzismo contro i bianchi; Audacia! (scritti e discorsi di Benito Mussolini); Origini e dottrina del fascismo; Camerata; Attacco alla famiglia; Diventare un barbaro; L’ultima raffica (“L’eroica resistenza degli ultimi fascisti. Una storia di coraggio e di abnegazione che lascia ammutoliti”); Contro la scuola progressista (“Per il recupero dell’autorità, dell’educazione e del sapere”); Risorgere e combattere (“I discorsi della repubblica sociale e il testamento politico di Benito Mussolini”); L’inganno antirazzista; Einer Von Millionen (la storia di Ferdinando Gandini, “volontario nelle camicie nere” che entra nella “divisione delle Ss Leibstandarte Adolf Hitler, il corpo d’élite dell’esercito tedesco”, di cui diventa “la mascotte”, per “la sua giovane età e il suo coraggio”); Con la scusa del clima (“La teoria del riscaldamento climatico è un mantra che si impone in assenza di prove scientifiche”); Dal cielo ci guardano (“Il primo capo dei giovani missini racconta la sua guerra”); Aspetti storici e spirituali del fascismo; L’atleta combattente (“Un’etica guerriera che fissa il proprio centro nell’orizzonte ascetico dello spirito”)_; Donne svegliatevi!_ (“Per farla finita con le menzogne femministe”); Oltre il maschio debole (“Isolato, colpevolizzato, depresso e de-virilizzato: il maschio debole, prodotto della società nutritiva, liquida e digitale, è l’eterno poppante che affolla le metropoli occidentali”); Corneliu Zelea Codreanu, il capitano della guardia di ferro (biografia del leader ultranazionalista e ideologo antisemita romeno); La rivoluzione delle anime, di Léon Degrelle (“Un’opera la cui intensità poetica è pari solo alla statura dell’autore”, che era nelle Ss durante la seconda guerra mondiale, era sostenitore di Hitler e nel 1979 ha scritto anche Lettera al papa sulla truffa di Auschwitz in cui sosteneva che l’Olocausto non c’è stato). ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1643 di Internazionale, a pagina 7. Compra questo numero | Abbonati