Sto con la mia compagna da tre anni, in una relazione che mi fa stare molto bene. Ma lei non vuole avere figli e io ho un dubbio profondo che per me questo possa diventare un problema importante, al punto che mi chiedo se sia davvero la persona giusta. Come gestisco questo dubbio? –M.

Anni fa ho ricevuto da una lettrice una domanda piuttosto simile alla tua. Più o meno diceva: “Ho incontrato un uomo che mi ha fatto scoprire un sentimento e una compatibilità che credevo impossibili. Sono felice e realizzata con lui, ma dal primo giorno lui mi ha chiarito che non avrebbe voluto figli e che non avrebbe cambiato idea al riguardo. Ma anche se ho sempre saputo che per me avere figli era una scelta imprescindibile, mi sono comunque imbarcata in questa storia d’amore bellissima e ora mi trovo davanti a un bivio: devo rinunciare al mio sogno di essere madre o devo lasciare quest’uomo meraviglioso e cercarne uno con cui costruire una famiglia?”. All’epoca mi sono preso la delicata responsabilità di darle un consiglio netto: resta con lui. Perché lui già esiste e ti rende felice. Il potenziale padre di un potenziale figlio sono proiezioni, desideri. E secondo me è meglio tenersi una bella realtà invece che inseguire un bellissimo sogno. Dopo circa due anni la lettrice mi ha scritto di nuovo: aveva una bambina di un anno e il suo compagno era il padre più felice del mondo. Non so cosa gli abbia fatto cambiare idea, ma so che la vita spesso è molto più complessa e sorprendente dei nostri progetti. Se lei ti fa stare bene, intanto resta con lei. Poi si vedrà cosa succede.
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Questo articolo è uscito sul numero 1612 di Internazionale, a pagina 12. Compra questo numero | Abbonati