Last samurai standing si può riassumere così: i giochi di sopravvivenza di Squid game ambientati in un’epoca che ricorda il Giappone di Shōgun. Per completare il tutto aggiungiamo un tocco di Battle royale. In più sembra un anime con attori in carne e ossa, senza essere tratto da un manga. Nell’adattamento del romanzo Ikusagami di Shogo Imamura, un ex samurai partecipa a un misterioso concorso perché il premio gli permetterebbe di salvare moglie e figlio colpiti dal colera. Per vincere però bisogna massacrare gli avversari, sotto gli occhi compiaciuti di odiosi burocrati in giacca e cravatta. The Japan Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1642 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati