Come tutti i giornali sauditi, il quotidiano Okaz celebra l’incontro avvenuto il 18 novembre alla Casa Bianca tra il presidente statunitense Donald Trump e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, detto Mbs. I due leader hanno concluso importanti accordi in materia di difesa ed energia: Trump si è impegnato a garantire a Riyadh aerei da combattimento F-35, a rafforzare la cooperazione nel settore del nucleare civile e l’accesso alle tecnologie statunitensi nel campo dell’intelligenza artificiale. In cambio, Mbs ha promesso di portare a mille miliardi di dollari, dai seicento miliardi precedenti, il valore degli investimenti sauditi negli Stati Uniti. Invece ha temporeggiato sull’adesione dell’Arabia Saudita agli accordi di Abramo, il piano di Trump per normalizzare i rapporti tra i paesi arabi e Israele, sostenendo di doversi prima assicurare “che la strada verso una soluzione a due stati del conflitto israelo-palestinese sia chiaramente tracciata”. Trump ha anche difeso Mbs da una domanda sull’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi nel 2018, affermando che il principe “non ne sapeva niente”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1641 di Internazionale, a pagina 20. Compra questo numero | Abbonati