Che ruolo hanno i marinai nella storia della fotografia? La giornalista Laura Leonelli, che da anni studia e colleziona fotografie anonime, prova a rispondere a questa domanda nel suo nuovo libro Love you always. Viaggio sentimentale nell’oceano dei marinai e della fotografia (Postcart, 2025), in cui ha raccolto più di 120 immagini, scattate in Europa, Stati Uniti e nell’ex Unione Sovietica, tra il 1860 e il 1960. Secondo Leonelli il marinaio è l’unica figura che, da Ulisse ai nostri giorni, passando per la letteratura, il cinema e la moda, ha conquistato tutti, uomini e donne. Nel libro, che ha il formato delle foto spedite dai marinai alle famiglie, si vedono uomini, donne e bambini indossare con orgoglio la divisa bianca e le tipiche maglie a righe. A volte i naviganti sono in posa con i loro compagni e compagne, o al lavoro sulle navi, mentre altre volte impugnano la macchina fotografica.

“Questa raccolta di immagini racconta sia la storia dei naviganti e dei loro cari, che lontano da ogni porto sicuro hanno chiesto alla fotografia di conservare promesse, certezze, ricordi, sia la storia della fotografia, che da due secoli sfida il mare dell’esistenza”, scrive Leonelli nella prefazione. “Nel 1826 Joseph Nicéphore Niépce realizzò la prima ripresa fotografica. Oggi produciamo quasi duemila miliardi di immagini in un anno. Una tempesta di pixel che ci invita a riflettere sul nostro destino e su quello dei nostri desideri. Anche il più antico, ricordare ed essere ricordati”. ◆

Stati Uniti, 1940 circa
Ucraina, 1950 circa
Italia, 1930 circa.
Serbia, 1940 circa
Sue Laughlin, Stati Uniti, 1940 circa
Stati Uniti, 1930 circa.
Tatuaggio di Bert Grimm, Stati Uniti, 1940 circa
Germania, 1940 circa
Ucraina,1950 circa
Ucraina, 1950 circa
5 anni, Francia, ottobre 1919;
Regno Unito, 1860 circa.
Il libro

◆ Il libro Love you always. Viaggio sentimentale nell’oceano dei marinai e della fotografia di Laura Leonelli è stato pubblicato a ottobre 2025 dalla casa editrice Postcart.


Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1640 di Internazionale, a pagina 68. Compra questo numero | Abbonati