Le esperienze delle donne di successo ci insegnano qualcosa sulla vita delle altre? Quelle più esposte al rischio di molestie, abusi e violenze sessuali sono le migranti senza documenti, le donne con impieghi precari, con disabilità, le donne lgbtq e le ragazze. In parte questo spiega come mai l’aggressione subita dalla presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, abbia suscitato tanto scalpore a livello nazionale e internazionale. Mentre parlava ai cittadini per le strade di Città del Messico, un uomo ubriaco ha cercato di baciarla sul collo e le ha afferrato il seno. È la dimostrazione, immortalata da una telecamera, di quanto nessuna donna sia al sicuro. Come ha sottolineato Sheinbaum, “se lo fanno alla presidente, cosa succederà a tutte le ragazze del nostro paese?”.
Secondo i dati del 2021, in Messico una donna su cinque dichiarava che nell’anno precedente aveva subìto violenze sessuali nella comunità (al di fuori di casa, scuola o luoghi di lavoro). Ogni giorno nel paese avvengono dieci femminicidi. Quando sono prese di mira le donne ai vertici, si manda un messaggio a tutte, spesso in modo deliberato. Sheinbaum sarà elogiata per aver sporto denuncia e ha giustamente chiesto che le molestie sessuali diventino un reato al livello federale (molti stati non lo hanno ancora fatto). Eppure, quando era sindaca di Città del Messico, lei aveva definito “provocazioni” le manifestazioni femministe represse dalla polizia. Inoltre, la sua amministrazione aveva tagliato alcuni servizi sociali rivolti alle donne.
Ora la presidente dovrebbe cogliere l’occasione per sostenere incondizionatamente la causa del movimento femminista messicano e collaborare con le attiviste per contrastare la violenza e la misoginia, nell’interesse di tutte le donne. ◆ as
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Questo articolo è uscito sul numero 1640 di Internazionale, a pagina 17. Compra questo numero | Abbonati