Il 7 novembre sono state annunciate le candidature ai Grammy Awards del 2026, che saranno assegnati il 1 febbraio 2026. A dominare la scena è ancora una volta Kendrick Lamar: il rapper di Compton guida la corsa ai premi con nove nomination, seguito da Lady Gaga con sette e dai produttori Jack Antonoff e Cirkut. L’edizione di quest’anno segna anche un momento storico per la musica globale: il k-pop è entrato per la prima volta nella categoria Canzone dell’anno con due brani, APT, la collaborazione tra Rosé e Bruno Mars, e Golden di Hunter/x, colonna sonora del film animato di Netflix K-Pop demon hunters: un riconoscimento simbolico del peso che la musica sudcoreana ha conquistato. Nuovi talenti come Leon Thomas e Addison Rae si fanno strada. Lamar potrebbe entrare nella storia: se vincesse, GNX sarebbe il primo album rap a conquistare il premio per il disco dell’anno dal 2004, quando toccò a Speakerboxxx/The love below degli Outkast. Il portoricano Bad Bunny è candidato di nuovo con un lavoro cantato in lingua spagnola: Debí tirar más fotos. Dopo ventiquattro anni di assenza dalle candidature, i Cure tornano ufficialmente ai Grammy. La band di Robert Smith ha ottenuto due nomination: una nella categoria Miglior album di musica alternativa per Songs of a lost world e un’altra per la Miglior performance di musica alternativa per il brano Alone.
Chris Willman, Variety
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1640 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati