L a vittoria di Tufan Erhürman, leader del Partito repubblicano turco alla presidenza della Repubblica Turca di Cipro Nord (Rtcn) ha suscitato reazioni contrastanti. Erhürman ha battuto il candidato sostenuto da Ankara, il presidente uscente Ersin Tatar, e la sua elezione è stata accolta con entusiasmo da Cipro, dalla Grecia e dall’Unione europea. In Turchia le reazioni sono state diverse. Il leader nazionalista Devlet Bahçeli ha chiesto l’annullamento delle elezioni e ha proposto che l’Rtcn “decida di unirsi alla Turchia”. Il presidente Recep Tayyip Erdoğan invece si è congratulato con il vincitore. Nelle sue prime dichiarazioni Erhürman ha dichiarato: “Non ci sono perdenti in queste elezioni; noi, il popolo turco-cipriota, abbiamo vinto insieme”. Ha anche affrontato la questione delle relazioni con Ankara: “Definire la politica estera dell’Rtcn senza consultare la Turchia non è mai stato un problema, e non lo sarà durante il mio mandato”. Tatar si era espresso a favore della creazione sull’isola di due stati separati, mentre Erhürman è a favore di una federazione e aveva annunciato che, se fosse stato eletto, avrebbe ripreso i negoziati ufficiali con la Repubblica di Cipro, l’ultimo dei quali si era concluso nel 2017. Secondo Erhürman la soluzione dei due stati non è un approccio realistico per porre fine all’isolamento economico e politico dei turco-ciprioti. ◆ sm

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Questo articolo è uscito sul numero 1637 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati