A quarant’anni dall’ultimo omicidio, nonostante varie condanne, il caso del cosiddetto mostro di Firenze continua ad alimentare ogni genere di teoria. Nella miniserie di Stefano Sollima ogni episodio racconta la storia di un sospettato che per un po’ fu considerato l’assassino. L’ambizione degli autori, dice Sollima, era “di raccontare una storia complicata senza prendere una posizione”. Ma Il mostro ha anche un aspetto sociale: offre un’istantanea dell’Italia tra la fine degli anni sessanta e gli anni ottanta. Un periodo di grandi cambiamenti che ha lasciato indietro alcune zone del paese. The New York Times
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Questo articolo è uscito sul numero 1637 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati