◆L’arcipelago delle Hawaii, formato dall’affioramento del magma in un punto caldo al centro dell’oceano Pacifico, contiene alcuni dei vulcani attivi più grandi del mondo. Uno di questi è il Kilauea, sul versante sudorientale dell’isola di Hawaii. Questa immagine, acquisita il 3 settembre 2025, mostra un lago di lava lungo circa 2,5 chilometri nel cratere principale, formato il giorno prima da un’eruzione che ha creato fontane di roccia fusa alte fino a cento metri. Dal cratere continua a salire un pennacchio di fumo di colore chiaro.
La fase eruttiva attuale, in corso dal 23 dicembre 2024, è rimasta circoscritta all’area intorno al cratere e non ha rappresentato un pericolo per le comunità vicine. Quella avvenuta tra maggio e agosto del 2018 invece è stata una delle più distruttive nella storia del vulcano: ha prodotto un volume di lava equivalente a 320mila piscine olimpioniche che ha seppellito più di seicento edifici e ha profondamente alterato il paesaggio. I segni di quella eruzione e di altre precedenti sono ben visibili nelle colate scure di lava solidificata che arrivano fino al mare.
L’accumularsi del materiale lavico proveniente dal Kilauea è il motivo per cui la superficie dell’isola è in costante crescita. Insieme alle abbondanti precipitazioni, il fertile suolo vulcanico favorisce la crescita delle rigogliose foreste tropicali che coprono tutte le isole dell’arcipelago.–Esa
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Questo articolo è uscito sul numero 1636 di Internazionale, a pagina 99. Compra questo numero | Abbonati